Avete intenzione di lanciarvi nel business imprenditoriale, ma siete alle prime armi e non avete idea da dove iniziare? L’apertura di un’azienda non è certamente un gioco, ma rappresenta un bellissimo obiettivo di tante persone che aspirano a diventare imprenditori, ma è chiaro che non sempre tutto questo è possibile da realizzare.

Ed è chiaro che il primo aspetto che emerge è legato all’instabilità che il mondo del lavoro imprenditoriale contrappone a quello da dipendente. Il rischio di impresa grava sulle spalle dell’imprenditore come una forte responsabilità; mettersi in proprio non è certo uno scherzo e ci sono tanti aspetti a cui prestare attenzione in tal senso. Se l’intenzione è questa, infatti, c’è da delineare con la massima cura e strategia una programmazione corretta di tutte quelle attività che servono ad avviare un’azienda.

Tutto quello che serve

Il primo passo per aprire un’attività riguarda la scelta del settore. Ad esempio, se siete appassionati di abbigliamento e accessori si può trattare di un’azienda di borse e valigie, ma in realtà qualsiasi idea diventa buona se effettivamente porta in dote dei vantaggi dal punto di vista imprenditoriale. Ad ogni modo, serve effettivamente avere un’idea che sia ben validata. Poter contare su un socio in affari non è sempre così importante, anche se nella maggior parte dei casi può essere un’ottima soluzione per affrontare insieme le difficoltà di questo mondo. D’altro canto, la scelta di un socio è veramente complessa, quindi bisogna pensarci bene.

Una volta definita una certa idea e valutato se conviene avere uno o più soci, ecco che si può cominciare a pensare di strutturare un team, così come definire un business plan e, successivamente, anche realizzare un marketing plan. L’apertura di un’azienda si propone come intento quello di far diventare realtà un progetto che consenta di ottenere dei significativi guadagni. L’apertura di una start up non differisce molto, dal momento che in fondo lo scopo è lo stesso, ma permette di raggiungere il medesimo obiettivo in maniera differente. Le start up, infatti, sono delle aziende innovative, la cui peculiarità è il fatto di realizzare una crescita molto rapida che termina con l’exit, ovvero la fase terminale del ciclo di vita di una start up. Quando si parla di aziende tradizionali, però, non è necessario considerare tutti questi requisiti.

Lo sviluppo dell’idea di base

Un’idea imprenditoriale, come dicevamo in precedenza, rappresenta la base di ogni tipo di azienda piuttosto che di startup. Senza le idee, non si potrebbe avviare alcunché. Proprio per questo motivo, l’idea rappresenta la base su cui si andrà poi a lavorare: si può trattare di un prodotto, di un servizio, ma anche semplicemente di una soluzione.

Nel caso in cui riteniate di avere un’idea decisamente innovativa, che non si può trovare ancora in commercio, allora bisogna perseguirla fino a fare in modo che diventi realtà. Si potrebbe tranquillamente trattare di una soluzione a cui nessuno, fino ad oggi, ha mai pensato.

Il business plan

Una volta definite l’idea come dicevamo in precedenza e provveduto alla creazione di un team, ecco che per l’apertura di un’azienda serve inevitabilmente realizzare un business plan e un vero e proprio piano di marketing. Il business plan non è altro che un documento fondamentale in cui vanno racchiuse un po’ tutte le informazioni principali dell’azienda. Si deve trattare, giusto per fare qualche esempio, del business model, ma anche degli obiettivi da raggiungere a medio e a lungo termine, così come la tipologia di prodotti o di servizi che vengono proposti alla clientela e il target audience. Infine, non bisogna dimenticare come sia necessario realizzare un adeguato e realistico financial plan.