Lo smoking è l’abito elegante per antonomasia, eppure è anche un illustre sconosciuto.

È un abito che richiede il rispetto di regole rigidissime, la cui ignoranza può portare a compiere gaffe rilevanti, agli occhi di quei pochi che sanno leggerle. Se però siete dei fashion addicted e non volete incorrere in nessun errore, ecco poche linee guida da seguire quando si parla, ma soprattutto si indossa, uno smoking.

Cosa è uno smoking

Innanzi tutto bisogna andare a delimitare quelle caratteristiche che fanno dello smoking quello che è e che lo differenziano dall’abito formale da giorno.

In primis la giacca. La giacca dello smoking non ha spacchi, l’allacciatura è ad un solo bottone o due, distinguendosi per ciò dalla giacca da giorno a tre bottoni, e presenta i caratteristici revers a scialle o a lancia in gros- grain o in raso satinato.

In secundis il pantalone che deve essere indossato senza cintura ma con le bretelle, rigorosamente nere o bianche. Inoltre può presentare delle bande laterali in raso satinato o gros – grain, altro elemento tradizionale di questo capo.

Infine la camicia, che deve avere il colletto con alette, noto con il nome di collo diplomatico ed il doppio polsino alla francese con asola. La camicia presenta queste particolarità perché il polsino dello smoking chiede rigorosamente i gemelli, color argento od oro possibilmente, mentre il colletto diplomatico chiama quale complemento il papillion, nonostante anche la cravatta sia permessa.

Come indossare lo smoking

Il colore classico dello smoking è il nero che resta anche il colore d’obbligo nelle occasioni più formali, ciò non toglie che anche il blu, nelle tonalità notte e cobalto, sia oramai diffuso ed utilizzato ampiamente in ogni occasione o cerimonia.

La giacca bianca su pantalone nero, invece, è adatta a quelle occasioni che si svolgono in estate, possibilmente al mare, in ogni caso all’aria aperta. La giacca va portata sempre abbottonata, salvo da seduti, quando si può slacciare e mostrare il gilet o panciotto che si nasconde sotto la giacca con revers a lancia o la fusciacca che accompagna la giacca con revers a scialle.

Il papillon deve essere dello stesso colore dell’abito ed il tessuto può essere seta, raso satinato o gross – grain; fantasie e tonalità chiare sono bandite da ogni occasione particolarmente formale.

La scarpa che lo smoking richiede è rigorosamente una stringata, lucida od opaca, l’importante è che sia liscia, senza decorazioni a fiore o fibbie. La oxford o francesina è da preferire alla derby, che ha pur sempre un connotato più sportivo rispetto alla prima. Un tema a parte è quello che si apre con il mocassino. Nonostante nel mondo anglosassone il mocassino in velluto o in pelle lucida venga abbinato allo smoking, per le regole che ha da noi il ricorso a questa scarpa, lo si deve considerare un abbinamento inappropriato.

Infine la lunghezza del pantalone deve essere tale da sfiorare solamente la tomaia della scarpa. Lo smoking è un capo sartoriale, che deve cadere alla perfezione, quindi è categoricamente escluso qualsiasi ricorso al risvolto.

Quando indossare lo smoking

Lo smoking, per sua natura, richiede di essere indossato di sera. Questa differenza, di natura britannica, origina dal fatto che nella patria natìa lo smoking ha un corrispettivo diurno nel tight, abito formale da indossare prima del tramonto. Con la diffusione dello smoking in ogni parte del mondo il concetto di sera è stato contemperato, individuando, a prescindere dall’avvenuto tramonto o meno, nelle ore 18.00 il via libera per indossarlo.

Questo perché si presume che le occasioni, altamente eleganti, in cui si fa ricorso allo smoking, si tengano prettamente nelle ore serali (quali appunto cene di gala, serate all’Opera o cocktail party con dress code in black tie).

In Italia però questo modello ha avuto grande diffusione anche all’interno delle cerimonie e dei matrimoni, dove lo sposo stesso indossa uno smoking a prescindere dall’orario.

Facendo nostro questo capo e introducendolo all’interno delle tradizioni nostrane, di carattere spesso diurno, si è prodotto un mutamento che ha inciso sull’aspetto stesso dello smoking, che ora si può trovare in tonalità che esulano dalle tre canoniche del nero, blu scuro e bianco.

Infondo, per quanto l’abbigliamento abbia le sue regole, resta sempre una cosa viva e fluida, che muta e si adatta con le tradizioni, le culture e le abitudini che incontra.

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