NEWS – Blog Moda https://www.blogmoda.it Il blog su novità, stili e tendenze della moda Tue, 29 Sep 2020 11:58:05 +0000 it-IT hourly 1 Collari per cani: come trovare quello giusto per il tuo cane https://www.blogmoda.it/news/collari-per-cani-come-trovare-quello-giusto-per-il-tuo-cane/ Tue, 29 Sep 2020 11:58:05 +0000 https://www.blogmoda.it/?p=333 I collari per cani variano notevolmente nella forma e nella funzione. Ecco una guida per scegliere quello giusto per il tuo compagno a quattro zampe. Il numero e la varietà di collari e guinzagli per cani sul mercato possono essere travolgenti e ognuno può servire a uno scopo o obiettivo diverso. A seconda delle esigenze […]

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I collari per cani variano notevolmente nella forma e nella funzione. Ecco una guida per scegliere quello giusto per il tuo compagno a quattro zampe.

Il numero e la varietà di collari e guinzagli per cani sul mercato possono essere travolgenti e ognuno può servire a uno scopo o obiettivo diverso.

A seconda delle esigenze tue e del tuo cane, vorrai utilizzare un tipo specifico di collare.

Questo può essere basato su una serie di considerazioni di cui dovrai tenere conto. Ecco come fare proprio questo:

Materiali del collare

Cotone: i collari in cotone sono il tipo più economico di collare per cani e sono molto utili.

Sono, tuttavia, uno dei collari e dei guinzagli per cani meno resistenti sul mercato e si consumano rapidamente.

Per questo motivo, sono consigliati principalmente per i cani più piccoli che non sono abbastanza forti da tirare con forza e consumare il guinzaglio.

Pelle: i collari in pelle sono resistenti, durevoli e attraenti e sono una buona scelta per la maggior parte dei cani, compresi quelli più forti.

Nylon: il nylon è molto resistente e viene spesso utilizzato nei guinzagli retrattili. A volte collari e guinzagli saranno una miscela di materiali con un cavo centrale di nylon circondato da pelle o tessuto.

Metallo: i collari in ottone e acciaio nichelato sono ovviamente molto resistenti e relativamente costosi.

I guindagli in metallo sono consigliati per cani molto grandi e forti come il pastore tedesco e altre razze di grande taglia. Molti collari in metallo offrono anche versatilità con clip e fibbie facili da usare.

Tipi di collari

Collari standard: il tipo più comune di collare si adatta semplicemente al collo del tuo animale domestico in un anello e dovrebbe essere abbastanza stretto da poter inserire solo due o tre dita tra il collo del cane e il collare.

Questi collari sono utili nella maggior parte delle situazioni in cui un cane non ha problemi in sospeso con la respirazione, l’iperattività o la disobbedienza.

Pettorine: questi tipi di collari per cani poggiano più sulle spalle che sulla gola o sul collo e riducono la pressione sulla gola. Una pettorina è essenziale per un cane che ha problemi respiratori.

Collari all’americana: questi collari si adattano perfettamente alla testa, di solito dietro il collo e intorno al naso, per darti il miglior controllo possibile sul tuo cane.

Poiché il guinzaglio scatta sotto il mento del cane, tirare il guinzaglio porterà la testa in basso o di lato, una reazione scomoda che eliminerà questo comportamento.

Questo collare è consigliato come collare normale per cani forti e disobbedienti che tirano molto.

Collari a strozzo: i collari a strozzo sono progettati in modo tale che tirare il guinzaglio si tradurrà in una forma di punizione, sia che si tratti di leggero soffocamento.

Questi collari per cani dovrebbero essere usati solo per i cani più disobbedienti e ribelli e solo durante le sessioni di addestramento del cane. L’uso di questi come un collare normale è sconsigliato e può essere dannoso per il tuo cane.

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La seo per i motori di ricerca, come avere un sito ottimizzato https://www.blogmoda.it/news/la-seo-per-i-motori-di-ricerca-come-avere-un-sito-ottimizzato/ https://www.blogmoda.it/news/la-seo-per-i-motori-di-ricerca-come-avere-un-sito-ottimizzato/#respond Mon, 30 Dec 2019 07:00:19 +0000 https://www.blogmoda.it/?p=295 Sui motori di ricerca uno dei fattori decisivi per avere un buon traffico, oppure pochi accessi, è quello relativo al cosiddetto posizionamento. Ragion per cui, riporta tra l’altro jfactor, la verifica del posizionamento su google è ai fini della seo non solo tra le attività più comuni, ma anche tra le più frequenti.  Il posizionamento […]

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Sui motori di ricerca uno dei fattori decisivi per avere un buon traffico, oppure pochi accessi, è quello relativo al cosiddetto posizionamento. Ragion per cui, riporta tra l’altro jfactor, la verifica del posizionamento su google è ai fini della seo non solo tra le attività più comuni, ma anche tra le più frequenti. 

Il posizionamento sui motori di ricerca, perché è molto importante

Il posizionamento su Google, e sugli altri motori di ricerca più importanti, da Bing a Yahoo!, è diventato nel tempo sempre più importante in quanto coloro che navigano trovano su Internet ciò di cui hanno bisogno utilizzando proprio i motori. E, nello specifico, lo fanno per trovare informazioni, per trovare siti ed anche per fare ricerche di tipo transazionale, ovverosia finalizzate all’eventuale acquisto di prodotti e/o di servizi in Rete. 

Di conseguenza, avere un sito che sui motori di ricerca è ben posizionato sulle parole chiave più comuni e più utilizzate, significa riuscire ad avere nel tempo un elevato traffico che può essere convertito in denaro non solo attraverso i ricavi pubblicitari, ma anche con le vendite online se sul portale è stata implementata una piattaforma di e-commerce. 

Posizionamento seo di un portale, la concorrenza è sempre serrata!

Nello stesso tempo c’è da dire che sulle parole chiavi maggiormente utilizzate da chi usa i motori di ricerca la concorrenza e la competizione è elevatissima, il che significa che riuscire a posizionare il sito Internet nelle prime posizioni con soluzioni ‘fai da te’, o comunque utilizzando servizi e/o tool gratuiti, in genere è sostanzialmente impossibile. 

Per una ottimizzazione seo di un sito su Google, che porti vantaggi nel medio e nel lungo termine, in termini di traffico, è infatti preferibile rivolgersi ad un esperto seo o comunque al team di una web agency quando il progetto digitale da portare avanti, per chi investe in tecnologia ed in marketing sul web, risulta essere particolarmente complesso. 

Perché rivolgersi ad un professionista della search engine optimization

Il professionista che padroneggia la search engine optimization, infatti, è in grado di operare sul sito in modo tale che, nel tempo, Google assegni al portale un grado di visibilità superiore. Per esempio, molti siti già caricati online non riescono a decollare, in termini di accessi, a causa di contenuti che sono duplicati o che, in ogni caso, sono di bassa qualità in quanto magari i testi sono troppo brevi o comunque di scarsa utilità per l’utente. 

Così come, per un buon posizionamento, un sito Internet può essere penalizzato a causa di una struttura che si presenta caotica, ma anche perché spesso l’ottimizzazione on site è scarsa, dalle url che sono troppo lunghe ai meta tag non ottimizzati, e lo stesso dicasi per l’eventuale presenza di backlink riconducibili a spam.

In pratica quella di correggere gli errori su un sito è l’attività preliminare dell’esperto seo che solo in questo modo potrà poi effettuare tutte le ottimizzazioni necessarie per migliorare la visibilità del sito su Google facendolo salire di posizione, rispetto alla concorrenza, in funzione delle chiavi di ricerca che siano quanto più possibile attinenti ai contenuti ed ai servizi del portale. 

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Come organizzare il guardaroba: consigli pratici https://www.blogmoda.it/news/come-organizzare-il-guardaroba-consigli-pratici/ https://www.blogmoda.it/news/come-organizzare-il-guardaroba-consigli-pratici/#respond Thu, 03 Oct 2019 07:56:16 +0000 http://blogmoda.it/?p=287 Avete messo in disparte vestiti che pensavate di non utilizzare più ma adesso avete cambiato idea? Quando cercate un capo specifico non lo trovate mai? Comprate un nuovo vestito pensando di non averlo e poi tornati a casa lo trovate identico nell’armadio? Probabilmente una di queste cose vi è successa almeno una volta nella vita, […]

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Avete messo in disparte vestiti che pensavate di non utilizzare più ma adesso avete cambiato idea? Quando cercate un capo specifico non lo trovate mai? Comprate un nuovo vestito pensando di non averlo e poi tornati a casa lo trovate identico nell’armadio? Probabilmente una di queste cose vi è successa almeno una volta nella vita, non preoccupatevi si può rimediare.

Quando si parla di vestiti e di guardaroba la vera sfida è avere tutto a portata di mano e facilmente trovabile, non sempre queste due prerogative vanno d’accordo tra di loro, sappi che ci sono alcuni trucchi che puoi adottare per organizzare al meglio il tuo guardaroba. Questo ti permetterà, soprattutto in periodo di saldi, di fare acquisti più mirati.

MUOVERE I PRIMI PASSI VERSO IL TUO NUOVO GUARDAROBA

Il primo passaggio che dovrai fare sarà quello di svuotare il tuo armadio così da poter avere tutti i tuoi capi a disposizione, se hai vestiti nascosti nei meandri della tua casa vai a prenderli e mettili insieme agli altri, nessun vestito deve essere escluso. Ora inizia la parte più difficile, dovete fare una valutazione su quali capi volete tenere e quali invece si possono dare via, come fare questa delicata selezione?

Il primo consiglio è quello di trovare i capi rovinati e quelli che non hai mai indossato perché acquistati per errore, può capitare, e metterli in disparte. Un ulteriore consiglio per liberarsi dei vestiti che non utilizziamo più è chiedersi se sono comodi da indossare e se si possono abbinare ad altri tre capi che abbiamo, se la risposta è no sai cosa fare. Dopo aver svolto questo passaggio di “selezione” puoi valutare quali di quei capi si possono dare via e quali invece sono talmente rovinati da non essere più utilizzabili.

L’ORGANIZZAZIONE DEI TUOI CAPI

Ora comincia la parte più divertente: l’organizzazione pratica del tuo guardaroba. Se già disponi di un armadio capiente o di un di un guardaroba sei già avvantaggiato, se invece stai pensando di acquistarlo è sempre consigliato di fartene costruire uno su misura in base alle dimensioni dello spazio dove verrà collocato. Questo perché è importante all’interno delle nostre case sfruttare al massimo tutti gli spazi. Il costo di un armadio su misura può variare dagli 800€ ai 2000€ in base a quello che vuoi costruire.

Continuiamo con l’organizzazione del tuo armadio, quale metodo bisogna adottare? L’opzione migliore che puoi scegliere è una divisione a cascata, la prima divisione prevede un’organizzazione per tipologia: pantaloni e camicie appesi nell’armadio, t-shirt e maglioni nei cassetti più in alto e la biancheria nei cassetti sotto. Naturalmente se si ha la possibilità di appendere anche le t-shirt e i maglioni è consigliato perché eviti di stropicciare il capo e soprattutto e più facile prendere.

La seconda divisione da fare sarà per colori, organizzate i vostri capi in base al loro colore, dal più chiaro al più scuro, questo vi permetterà di poter scegliere i migliori abbinamenti e soprattutto di farne sempre di nuovi. Non vi fermate sempre al solito accostamento, provatene di nuovi ora ne avete la possibilità.

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Come utilizzare al meglio un codice sconto YOOX https://www.blogmoda.it/news/come-utilizzare-al-meglio-un-codice-sconto-yoox/ https://www.blogmoda.it/news/come-utilizzare-al-meglio-un-codice-sconto-yoox/#respond Fri, 18 Jan 2019 13:43:01 +0000 http://blogmoda.it/?p=269 Da diversi anni YOOX, una realtà del web italiano, ha acquisito un ruolo di riferimento a livello internazionale nel settore della moda e, più in generale, per il lifestyle di classe, mettendo a disposizione della clientela un vasto assortimento di capi d’abbigliamento in saldo. Chi dispone di un codice sconto YOOX ha la possibilità di conoscere alcuni dei modelli […]

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Da diversi anni YOOX, una realtà del web italiano, ha acquisito un ruolo di riferimento a livello internazionale nel settore della moda e, più in generale, per il lifestyle di classe, mettendo a disposizione della clientela un vasto assortimento di capi d’abbigliamento in saldo.

Chi dispone di un codice sconto YOOX ha la possibilità di conoscere alcuni dei modelli più in voga in questo momento, entrando in contatto con i trend più recenti e approfittando al tempo stesso di promozioni invitanti.

Che si sia in cerca di un articolo di ispirazione vintage, di un oggetto di design o di qualsiasi altro prodotto, il megastore di YOOX è una sorta di parco divertimento per tutti gli amanti dello shopping, con esempi eccezionali delle tendenze più innovative della stagione, ma anche un catalogo in costante evoluzione.

Che cosa comprare

Con un codice sconto Yoox, le possibilità di acquisto sono pressoché infinite: si spazia dall’oggettistica originale agli accessori più chic, dagli articoli glamour a proposte che non possono che destare la curiosità di chi si interessa alla moda in tutte le sue sfaccettature.

Ecco perché è un vero divertimento navigare tra le numerose categorie di YOOX, dove si possono trovare capi firmati dagli stilisti più famosi.

Grazie al codice sconto YOOX non ci si limita agli acquisti per sé, ma si possono trovare anche idee regalo per gli amici: ogni giorno ci si può divertire nel reinventare il proprio outfit, andando alla scoperta dei colori più attuali.

Ma non ci sono solo vestiti: una sezione da non perdere è quella dedicata agli articoli per la casa, con i quali si può decorare qualunque appartamento.

Perché YOOX

La lista dei motivi che dovrebbero indurre a scegliere YOOX è davvero lunga: il primo va individuato nella competitività dei prezzi, per di più relativi ad abbigliamento alla moda.

Le spese di spedizione sono modeste o, in alcuni casi, addirittura nulle: un ulteriore vantaggio che si va a sommare alla convenienza delle promozioni e degli sconti.

Insomma, si tratta di un megastore in cui chiunque ha l’occasione di comprare indumenti caratterizzati da standard di qualità decisamente elevati, ma anche oggetti sofisticati, accessori eleganti e tutto ciò che può contribuire a rendere un look ricercato.

Usare i codici sconto non è difficile: è sufficiente tenerli a portata di mano per poi inserirli quando richiesto al momento dell’acquisto.

Il catalogo

Come detto, il catalogo di YOOX è alquanto variegato, quasi da far perdere la testa: non ci sono solo i capi di abbigliamento standard, ma anche – per esempio – i gioielli, gli occhiali da sole, le scarpe, le borse e molti altri accessori che è possibile tenere sempre con sé.

I migliori prezzi sul mercato vengono messi a disposizione di chi non intende rinunciare alle proposte di alta moda: così fare shopping online è pratico e veloce, poiché basta uno smartphone per comprare tutto quello che si desidera, stando comodamente seduti in poltrona e senza dover perdere tempo tra gli scaffali di un negozio tradizionale.

Acquisti a portata di clic

Ogni articolo è a portata di clic, e con nuovi arrivi che si susseguono a ritmi regolari è facile lasciarsi ammaliare da maglioni di lana, pantaloni con il risvolto alla caviglia, camicie di seta, sciarpe calde e ogni altro capo con cui rinnovare e arricchire il proprio guardaroba.

Per lui e per lei, ce n’è per tutti i gusti, come dimostra il ricco assortimento di cravatte e di gambali, ma anche di foulard e di camicie; e, inoltre, non vanno dimenticati i cappelli, le gonne e perfino gli accessori per il fitness, oltre ai prodotti per la cura dei capelli. I prezzi sono sempre chiari e all’insegna della trasparenza, per evitare qualsiasi brutta sorpresa e mettere i clienti a proprio agio.

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Anche la moda diventa slow https://www.blogmoda.it/news/anche-la-moda-diventa-slow/ https://www.blogmoda.it/news/anche-la-moda-diventa-slow/#respond Tue, 22 May 2018 10:16:31 +0000 http://blogmoda.it/?p=58 All’inizio era il periodo del fast, veloce. Tutto doveva essere il più rapido possibile, dal cibo alla moda, dal modo di lavorare a quello di passare il proprio tempo libero e il consumismo, la mania dell’usa e getta imperavano. Era il periodo d’oro dei fast food che aprivano come funghi ed erano sempre pieni e […]

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All’inizio era il periodo del fast, veloce. Tutto doveva essere il più rapido possibile, dal cibo alla moda, dal modo di lavorare a quello di passare il proprio tempo libero e il consumismo, la mania dell’usa e getta imperavano.

Era il periodo d’oro dei fast food che aprivano come funghi ed erano sempre pieni e dei capi di abbigliamento che cambiavano stile dopo poco tempo e costavano il meno possibile; proprio il costo era la preoccupazione principale, se non l’unica, dei consumatori.

Poi il grande periodo del consumismo, complice anche la crisi economica, è finito ed il mondo fast è diventato un mondo slow, nuovo che cerca di riassestarsi a misura d’uomo.

Anche la moda per fare fronte alle esigenze dei consumatori è diventata slow, più attenta al bene di chi acquista che al facile guadagno e soprattutto più rispettosa dell’ambiente.

I consumatori non tolleravano più la grandi catene del fast fashion, che propongono collezioni sempre nuove a prezzi bassi, troppo bassi per tenere conto di tutto il processo di lavorazione che c’è dietro ad ogni singolo capo.

Un po’ per la crisi economica che ha diminuito il potere d’acquisto e un po’ per una nuova consapevolezza ambientale, i consumatori si sono evoluti ed ora chiedono capi di abbigliamento che durino a lungo, che si possano riparare con facilità e soprattutto che non siano già vecchi poche settimane dopo l’acquisto.

I reportage shock di alcuni programmi televisivi che a livello mondiale hanno dimostrato che il fast fashion è di qualità scadente e che gli abiti vengono fabbricati nei Paesi poveri con operai tenuti in condizione di schiavitù e con coloranti tossici hanno profondamente scosso la coscienza di noi consumatori occidentali e ci hanno spinti a richiedere maggiore qualità e rispetto dei lavoratori.

L’inquinamento riguarda anche l’industria della moda

L’inquinamento è ormai percepito come il problema maggiore che siamo chiamati ad affrontare in questo inizio del XXI secolo ed era chiaro che anche l’industria della moda dovesse assolutamente ed urgentemente mettere un freno a sprechi e sostanze inquinanti rilasciate in atmosfera e nel terreno.

Forse non tutti sanno che la fashion industry è la seconda più inquinante al mondo dopo quella del petrolio perché usa tante materie prime che non possono essere riciclate.

Anche in consumo di acqua utilizzata nelle fasi di lavorazione e confezionamento degli abiti è altissimo e con il crescente pericolo di desertificazione non è più sopportabile dal pianeta.

Nessuno fino a pochi anni fa pensava che anche un semplice capo di abbigliamento potesse rivelarsi un pericoloso agente inquinante, capace di avvelenare acqua, aria e terra.

Nei tessuti venivano, e a volte vengono ancora, introdotti anche materiali spesso pericolosi per la salute come i già citati coloranti tossici e anche microplastiche che sono le maggiori responsabili di alcuni dei più grandi disastri ambientali.

I materiali di cui sono fatti i nostri abiti possono influenzare anche la nostra salute perché le sostanze tossiche penetrano attraverso la nostra pelle e possono causare danni anche molto gravi al nostro organismo, per questo i consumatori sono diventati più attenti e consapevoli di quello che indossano.

L’attenzione dei consumatori per il biologico e per il naturale è cresciuta enormemente ed anche nell’industria del fashion questa tendenza è aumentata e si sta consolidando sempre di più.

Chi acquista un abito nuovo cerca fibre naturali, magari coltivate secondo metodi biologici e colorate con coloranti non tossici, segno che i tempi sono davvero cambiati.

L’organizzazione ambientalista Greenpeace è stata la prima a lanciare l’allarme per l’elevato inquinamento causato dai processi produttivi della fashion industry ed ha quindi lanciato il suo Manifesto della Moda.

Greenpeace chiede alle grandi firma del fashion di non usare, o almeno usare il meno possibile, prodotti chimici aggressivi e pericolosi e di smaltirli in modi corretto.

Anche il consumo d’acqua deve essere ridotto al minimo perché l’acqua è una risorsa preziosa sempre più rara e non possiamo permetterci di sprecarla.

Gli allarmi degli scienziati sulla salute del pianeta sempre più a rischio non sono rimasti inascoltati dal mondo del fashion che per la prima volta si è scoperto attento al mondo che ci circonda.

L’appello dell’organizzazione ambientalista è stato accolto da tanti addetti del mondo fashion, anche da famosi fashion blogger e fashion influencer, modelle e modelli anche famosi, designer e stilisti e le grandi maison di moda stanno convertendo le loro produzioni al slow fashion.

Yamamay sostiene un progetto di pulizia degli oceani dalle grandi concentrazioni di plastiche e microplastiche, mentre H&M ha iniziato a produrre i suoi abiti con un nuovo materiale innovativo e non inquinante, chiamato econyl, fibra di nylon completamente rigenerata che si ricava dalle reti da pesca e dai rifiuti che inquinano gli oceani.

I rapporti tra fashion industry ed inquinamento sono ormai chiari ed è per questo che dall’incontro tra esigenze nuove dei consumatori e grandi griffe stanno nascendo progetti nuovi e anche nuovi tessuti e materiali innovativi come i filati ricavati dalle bucce di arancia ed altri.

Giovani imprenditori nel mondo del fashion sapranno convertire davvero il mondo del fashion all’ambientalismo e a farlo diventare più green?

Si spera di si perché ormai è chiaro che slow fashion vuole dire futuro, vuole dire ambiente più sano, meno inquinamento e tessuti più tollerabili dalla nostra pelle.

La salute della pelle è fondamentale perché la pelle è la vera spia dello stato di salute di tuto l’organismo; coloranti tossici e troppo aggressivi ledono in profondità la nostra pelle e di conseguenza avvelenano tuto il corpo.

L’ideale per fare diventare più green ed ecologico il mondo fashion è proprio puntare sui giovani imprenditori ed influencer che studiano tessuti nuovi, meno inquinanti e più rispettosi non solo dell’ambiente ma anche delle nostra salute.

Per comprare consapevolmente quindi affidiamoci ai brad dell slow fashion e potremo così dire di avere fatto bene a noi stessi ed anche al nostro pianeta che sta soffocando a  causa dell’inquinamento e dei rifiuti che noi stessi abbiamo prodotto con i nostri comportamenti sbagliati.

A questo punto non si può non dire che slow fashion è il migliore investimento per il nostro futuro.

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Cos’è il V-commerce, la nuova frontiera della vendita on-line https://www.blogmoda.it/news/cose-il-v-commerce-la-nuova-frontiera-della-vendita-on-line/ https://www.blogmoda.it/news/cose-il-v-commerce-la-nuova-frontiera-della-vendita-on-line/#respond Tue, 22 May 2018 10:13:03 +0000 http://blogmoda.it/?p=60 Strategia aziendale e nuove opportunità di risparmio per i consumatori Scopriamo la differenza tra le principali tipologie di vendita on-line, i relativi vantaggi e i punti oscuri di questa nuova (ma già ben avviata) tipologia di vendita. L’E-commerce è sicuramente il tipo di vendita on-line più popolare, ed è così definita qualsiasi piattaforma venda on-line […]

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Strategia aziendale e nuove opportunità di risparmio per i consumatori

Scopriamo la differenza tra le principali tipologie di vendita on-line, i relativi vantaggi e i punti oscuri di questa nuova (ma già ben avviata) tipologia di vendita.

L’E-commerce è sicuramente il tipo di vendita on-line più popolare, ed è così definita qualsiasi piattaforma venda on-line oggetti delle tipologie più disparate (articoli di vestiario, cosmetici, articoli di elettronica) non necessariamente appartenenti al proprio marchio; un esempio di questo tipo di commercio sono siti come Amazon o Ebay, che spesso fanno da tramite tra il produttore e il cliente finale.

Nonostante la sua popolarità, l’E-commerce non è l’unico metodo di vendita tramite la rete, bensì solo una delle alternative.

Infatti, soprattutto nel settore della moda e all’interno di piccole aziende, si sta affermando la formula del v-commerce, ovvero la vendita diretta dal produttore al cliente finale (sempre tramite la rete).

Anche se questi due termini identificano due realtà commerciali diverse, molto spesso in inglese sono utilizzati come sinonimi.

E’ certo che queste nuove metodologie di acquisto abbiano influenzato le nostre abitudini di acquisto in modo tale da far diminuire gli acquisti in negozio e questo soprattutto, come precedentemente accennato, nel settore dell’abbigliamento.

Insieme alle nostre abitudini sono cambiate anche le strategie messe in pratica dalle aziende per pubblicizzare e vendere la loro merce nel miglior modo possibile, in modo da rispondere alle esigenze del mercato, fidelizzare la clientela e attirare nuovi potenziali clienti.

Come già detto numerose nuove ditte e startup stanno ricorrendo a questa procedura e secondo gli ultimi dati istat durante l’ultimo periodo sono calate le vendite al dettaglio, soprattutto nel settore dell’abbigliamento a favore dell’e-commerce e della vendita on-line.

A proposito di questo, sempre secondo gli ultimi dati, proprio nel settore

dell’abbigliamento (capi di vestiario, scarpe e altri articoli simili) la vendita tramite internet è aumentata del 28% e si stima che nei prossimi anni lo farà ancora.

Il vantaggio principale di questo tipo di vendita è proprio il prezzo contenuto, nonostante la buona qualità dei prodotti, che vengono mantenuti a un prezzo accessibile per chiunque proprio grazie alla vendita diretta al cliente finale.

A differenza di qualche anno fa, infatti, di recente hanno dimostrato un ritorno d’interesse verso la qualità di ciò che decidono di indossare, riservando comunque un occhio di riguardo alla componente del prezzo.

La risposta a questo tipo di esigenze è, quindi, il modello direct-to-customer che prevede la vendita diretta al consumatore finale, con lo scopo di contenere i prezzi, dal momento che non vi è alcun intermediario.

Più nello specifico, è il marchio stesso ad avere il controllo dei rapporti con i potenziali clienti on-line, lo stesso marchio ha -inoltre- anche il pieno controllo e la gestione dei materiali che vengono utilizzati.

A trarre beneficio da questa catena ridotta, non è solo il consumatore, ma anche la piccola azienda che risparmia notevolmente sui costi di diffusione del prodotto, in quanto non deve “appoggiarsi” ad altri per diffondere e promuovere i propri prodotti.

Questo tipo di vendita risulta, quindi, molto pratica per tutte la parti coinvolte e finora è riuscita a garantire prodotti di buona qualità al consumatore finale a prezzi accessibili per chiunque, così da aumentare anche l’interesse di altri potenziali compratori e futuri clienti assidui.

Il V-commerce, come già detto in precedenza, risulta particolarmente vantaggioso anche per i brand non affermati e le piccole aziende che non hanno a disposizione una rete off-line, quindi una catena di negozi o un singolo punto vendita; questo dà alla piccola azienda il tempo di crescere e farsi conoscere, per poi pensare alla creazione di una rete fisica di punti vendita.

Questa procedura è considerata, a buon dritto, un’evoluzione dell’e-commerce “tradizionale”, in quanto è spesso un supporto allo stesso e consente un’evoluzione e una diffusione più ampia.

Come è ovvio, un brand che si avvale del v-commerce, deve essere pronto a creare una buona connessione on-line, la cui importanza prevale su quella dell’esistenza di una rete fisica; infatti, è prioritario farsi una buona pubblicità sui social, cercando di attrarre tutti i potenziali interessati.

Il commercio on-line è anche un buon modo per farsi conoscere all’estero, anche se in Italia sono ancora poche le ditte “native digitali” che decidono di avviare i loro affari usufruendo di un punto vendita unicamente on-line.

Possiamo affermare, di conseguenza, che il V-commerce sia utile al fine di abbattere gli ostacoli che le aziende si trovano davanti quando vogliono affermarsi tramite un punto vendita fisico, o una catena.

Oltre ai notevoli vantaggi, però, il commercio interamente gestito on-line, se non supportato adeguatamente o svolto con poca preparazione in materia, può avere anche dei lati negativi, che possono pregiudicarne la riuscita, come la mancanza di una consulenza diretta da parte di un esperto, le spese di spedizione (considerate un surplus), una sfiducia nei servizi di spedizione che possono pregiudicare l’arrivo a destinazione dell’acquisto e l’assenza di possibilità di provare la merce (possibilità che nel caso del commercio di vestiario può pregiudicare la soddisfazione del cliente e la riuscita della vendita).

Nonostante gli svantaggi, questo tipo di vendita (come già detto precedentemente) si sta velocemente affermando in luogo della vendita “tradizionale” svolta in loco, presso un punto vendita.

Il V-commerce ha un ruolo importante anche nel campo dell’apprendimento, anche se in questo caso non si pensa rimpiazzerà mai totalmente atenei e campus fisici.

Questo tipo di applicazione del V-commerce potrebbe essere molto utile per coloro i quali non hanno la possibilità di frequentare le lezioni fisicamente, ma molte università si dimostrano ancora restie nell’adottare questo metodo, anche se in Italia delle piattaforme dedicate stanno lentamente prendendo piede, anche se si stanno sviluppando più lentamente rispetto ad alte realtà; la ragione principale è quella per cui molti direttori di istituti superiori e Università si concentrano ancora sullo sviluppo di lezioni frontali all’interno di luoghi fisici, poiché non hanno ancora sviluppato le conoscenze e le competenze adatte in merito al V-commerce per sfruttarlo in maniera idonea e adatta alle esigenze dell’istituzione e di tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro possibilità di essere fisicamente presenti.

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Come vestirsi ad un funerale https://www.blogmoda.it/news/come-vestirsi-ad-un-funerale/ https://www.blogmoda.it/news/come-vestirsi-ad-un-funerale/#respond Mon, 21 May 2018 15:58:11 +0000 http://blogmoda.it/?p=53 Partecipare al funerale di un parente prossimo o di un semplice conoscente comporta un abbigliamento adatto, si tratta infatti di una occasione particolarmente triste ed il modo migliore per non creare imbarazzo è quello di vestirsi in modo consono. Anche in questi momenti esistono consigli del galateo che è bene seguire per evitare pettegolezzi o […]

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Partecipare al funerale di un parente prossimo o di un semplice conoscente comporta un abbigliamento adatto, si tratta infatti di una occasione particolarmente triste ed il modo migliore per non creare imbarazzo è quello di vestirsi in modo consono.

Anche in questi momenti esistono consigli del galateo che è bene seguire per evitare pettegolezzi o critiche da parte degli intervenuti, è vero che molti sono sopraffatti dal dolore, tanto da non ricordare neanche le persone che erano presenti, ma ci sono sempre quelli che sono presenti solo per dovere e trascorrono tutto il tempo a guardarsi intorno e fare commenti con risatine sull’abbigliamento dei vari convenuti.

Un abbigliamento molto particolare e magari eccentrico sicuramente appare fuori luogo, data la luttuosa circostanza, la parola d’ordine è massima sobrietà, da mantenersi durante la visita al defunto, nell’eventuale veglia e soprattutto durante la cerimonia in chiesa se non si vuole risultare fuori luogo.

Vestirsi in maniera adeguata trasmette il rispetto che si deve non solo al defunto, ma a tutti i membri della sua famiglia, seguendo le loro abitudini e tradizioni, per non rovinare un importante momento di raccoglimento e per porgere in maniera elegante l’ultimo saluto al caro estinto.

Abiti adatti al lutto

Generalmente gli abiti più adatti sono quelli formali, semplici e nelle tonalità scure, prima di tutte il nero come vuole la tradizione nella cultura occidentale, a meno che per espressa volontà del defunto o dei suoi familiari non sia richiesto un abbigliamento meno formale e dai toni più vivaci.

Non è certo questa un’occasione per sfoggiare capi impreziositi da decorazioni vistose, come perline o paillettes, sarebbe una scelta davvero di cattivo gusto!

E’ molto importante anche la sua lunghezza dell’abito preferibilmente sotto il ginocchio, vietate le gonne troppo corte come anche i vestiti scollati e visibilmente attillati.

Si può optare per un pratico tailleur con pantaloni e giacca o con gonna e giacca, in questo caso è l’obbligo indossare le calze anche se la cerimonia si svolge in un periodo estivo.

Sono da preferire abiti con le maniche lunghe a quelli smanicati o con la manica troppo corta, ad un funerale è meglio restare coperte, se vuoi indossare un abito di questo tipo puoi completare l’abbigliamento con una giacca o uno scialle, per nascondere le spalle.

Scegli sempre un paio di scarpe abbinabili all’abito ma comode, se presumi di soffermarti per molto tempo, stare molto tempo in piedi non è il massimo se indossi scarpe con i tacchi, opta per delle ballerine o delle calzature formali, naturalmente sono sconsigliate le scarpe da ginnastica come anche gli infradito.

Oltre al nero come colori  sono ammessi anche il grigio, il blu’ scuro o il marrone, assolutamente da evitare quelli vivaci o sgargianti, come il giallo, il rosso, sarebbero sicuramente offensivi e poco rispettosi verso i parenti.

Un tempo per i parenti più prossimi del defunto era d’obbligo indossare il velo per coprire l’intero volto, soprattutto per esprimere il proprio dolore lontano dagli sguardi dei curiosi durante tutto l’evento.

Oggi questa usanza è decisamente passata di moda, spesso ci si presenta a capo scoperto e solo in alcuni casi si ricorre ad un cappello in tono con l’abito, muniti di una piccola veletta a celare solo gli occhi o una veletta per coprire il capo in chiesa.

Abiti di stagione

Per recarsi ad un funerale a prescindere dalla stagione, per non correre rischi ed eventuali cattive figure è preferibile vestire con abiti scuri, meglio in nero anche se i colori: blu’ scuro, marrone o grigio sono delle ottime alternative, che trasmettono viva partecipazione, ma con una sobria eleganza.

Anche se la cerimonia si svolge in un mese estivo è di regola l’abito con le maniche lunghe, ma realizzato in tessuti leggeri e traspiranti, come la seta, lo chiffon o il pizzo, è preferibile scegliere la gonna invece dei pantaloni, visto che l’evento si svolge in chiesa.

In una giornata particolarmente calda ed afosa si può indossare un abito senza maniche o con maniche corte, avendo l’accortezza di coprire le spalle con uno scialle o una sciarpa in seta sempre nei toni scuri ed in abbinamento al vestito.

Per completare il tutto indossa accessori sobri e discreti che non attirino troppo l’attenzione, infine scarpe basse e comode, naturalmente chiuse e non dimenticare che le calze scure obbligatorie anche in estate.

In alternativa alla gonna son ammessi anche i pantaloni scuri lunghi realizzati in materiali freschi, e solo in questo caso si possono osare i sandali, sono da evitare le gonne troppo corte o addirittura il completo pantaloncini con top scollati

In linea di massima valgono i consigli precedenti anche se il funerale si svolge nel periodo invernale, sempre un abbigliamento semplice e discreto nei toni scuri, per ripararsi dal freddo un cappotto lungo dalla linea morbida, perfettamente abbinato ai guanti o alla sciarpa, meglio non indossare pellicce voluminose.

Sono da evitare enormi orecchini o collane ingombranti, un semplice giro di perle andrà benissimo, anche il trucco qualora non sai proprio rinunciare deve essere minimo, un rossetto acceso o un trucco pesante sono proprio inaccettabili.

In questa triste occasione anche  l’abbigliamento uomo come quello della donna deve seguire precise indicazioni, se non si vuole risultare poco rispettosi nei confronti del defunto e soprattutto dei familiari, ricavandone una magra figura.

Il modo migliore per onorare la memoria del dipartito è quello di scegliere la semplicità e la sobrietà, perfetto il completo nei toni scuri, meglio se nero, con camicia bianca e cravatta nera o colore neutro, no assolutamente ai colori cangianti o dalle fantasie stravaganti, evita gli eccessi che sarebbero del tutto inopportuni, salvo diversa disposizione della famiglia.

Se la cerimonia si svolge in estate evitate di presentarti in bermuda ed infradito o scarpe da ginnastica, indossa calzature chiuse e naturalmente con il calzino, possibilmente nero.

Perché ci si veste di nero?

Ad un funerale quasi tutti i partecipanti sono abbigliati di nero o comunque in toni molto scuri, seguendo un’antica tradizione che risale addirittura ai tempi dei romani, i quali erano soliti accompagnare il defunto nel suo ultimo cammino vestirsi con una stola di colore scuro.

La stessa Maria Stuarda ordinò ai sudditi, in occasione della sua dipartita l’obbligo di abiti neri, come vuole la tradizione spagnola, il nero infatti rappresenta la mancanza di luce, la morte appunto.

Come essere alla moda senza stonare

Vestire di nero in questa occasione non vuol dire rinunciare ad un capo alla moda che esprime la tua personalità ed eleganza, l’importante è non eccedere, ma scegliere un look sobrio e soprattutto dettato dal buon senso.

Bastano abiti semplici e che vestano bene, niente pizzi, ricami colorati o stampe fantasie, qualche accessorio colorato al posto dei gioielli vistosi e delle scarpe comode,  sono il giusto modo di partecipare ad un funerale.

Come vestire il defunto

L’abbigliamento del defunto è un particolare molto importante, presentare in maniera degna la persona, che magari ha subito una lunga degenza o è mancata all’improvviso, aiuta i familiari a conservare un miglior ricordo dei momenti trascorsi insieme.

La cosiddetta vestizione del defunto sia per uomo o per donna consiste in una mise elegante con capi sobri nei colori scuri e possibilmente nuovi, salvo diversa disposizione del dipartito in merito a particolari desideri o accessori che avrebbe desiderato portare con se.

Curiosità

In molti paesi d’Italia si conservano ancora antiche tradizioni relative alla preparazione del caro estinto, in molte zone il morto viene seppellito senza scarpe in modo che il viaggio verso l’aldilà sia più comodo, in altre non si fanno i nodi alle scarpe perché sarebbe un ostacolo verso l’aldilà e la persona non troverebbe riposo.

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Mistral, una capsule limited edition per X Factor 2015 https://www.blogmoda.it/news/mistral-una-capsule-limited-edition-per-x-factor-2015/ https://www.blogmoda.it/news/mistral-una-capsule-limited-edition-per-x-factor-2015/#respond Wed, 21 Oct 2015 06:21:36 +0000 http://blogmoda.it/?p=24 Il mood è ipergrafico, con stampe dall’effetto tatuato, pixel quasi tridimensionali e contaminazioni di arte jap. La capsule creata da Mistral per i nuovi talenti di X Factor 2015 racconta un mondo di pacifici guerrieri che lottano per i loro sogni di libertà. Sono soprattutto le Tshirt over size e le felpe a rivelare un’ […]

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Il mood è ipergrafico, con stampe dall’effetto tatuato, pixel quasi tridimensionali e contaminazioni di arte jap. La capsule creata da Mistral per i nuovi talenti di X Factor 2015 racconta un mondo di pacifici guerrieri che lottano per i loro sogni di libertà.

Sono soprattutto le Tshirt over size e le felpe a rivelare un’ impronta stilistica che ha le sue radici nello sportswear, ma che sperimenta, attraverso l’utilizzo di materiali tecnici e stampe geometriche. Echi tribali e simboli metropolitani convivono per dare vita ad una collezione che esprime energia.

Bianco su nero e viceversa, colori che sembrano pennellati e su tutto il gioco dei contrasti che modernizza la vestibilità con suggestioni visive e tattili. Come la Tshirt dal marchio over size rovesciato che scompare nella sovrapposizione dei pixel.

La capsule Limited Edition Mistral ha debuttato nel live di X Factor 2015, andato in onda la sera del 22 ottobre e che continua tutti i giovedì alle 21.10 Sky Uno HD (canale 105 e 108) fino alla finale del 10 dicembre 2015. Ed è solo l’inizio di una fashion revolution tutta da scoprire.

E da oggi la nuova collezione Mistral sarà tutta da scoprire anche online su www.mistralapparel.com.

Un progetto attraverso il quale si è voluto dare forma ad uno spazio digitale che potesse raccontare la passione per il movimento, il viaggio e la ricerca che, da sempre, ispirano e caratterizzano il mondo Mistral.

Un sito dove poter scegliere e acquistare i capi della collezione, ma soprattutto il canale ufficiale attraverso cui partecipare ai contest settimanali che permettono di vincere gadget, buoni sconto e biglietti per i live di X Factor 2015.

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